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Salmi
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(Testo CEI74)

18
Te Deum regale

Al maestro del coro. Di Davide, servo del Signore, che rivolse al Signore le parole di questo canto, quando il Signore lo liberò dal potere di tutti i suoi nemici, e dalla mano di Saul. Disse dunque:

Ti amo, Signore, mia forza,
Signore, mia roccia, mia fortezza, mio liberatore;
mio Dio, mia rupe, in cui trovo riparo;
mio scudo e baluardo, mia potente salvezza.
Invoco il Signore, degno di lode,
e sarò salvato dai miei nemici.

Mi circondavano flutti di morte,
mi travolgevano torrenti impetuosi;
gia mi avvolgevano i lacci degli inferi,
gia mi stringevano agguati mortali.
Nel mio affanno invocai il Signore,
nell'angoscia gridai al mio Dio:
dal suo tempio ascoltò la mia voce,
al suo orecchio pervenne il mio grido.

La terra tremò e si scosse;
vacillarono le fondamenta dei monti,
si scossero perché egli era sdegnato.
Dalle sue narici saliva fumo,
dalla sua bocca un fuoco divorante;
da lui sprizzavano carboni ardenti.
Abbassò i cieli e discese,
fosca caligine sotto i suoi piedi.

Cavalcava un cherubino e volava,
si librava sulle ali del vento.
Si avvolgeva di tenebre come di velo,
acque oscure e dense nubi lo coprivano.
Davanti al suo fulgore si dissipavano le nubi
con grandine e carboni ardenti.
Il Signore tuonò dal cielo,
l'Altissimo fece udire la sua voce:
grandine e carboni ardenti.
Scagliò saette e li disperse,
fulminò con folgori e li sconfisse.
Allora apparve il fondo del mare,
si scoprirono le fondamenta del mondo,
per la tua minaccia, Signore,
per lo spirare del tuo furore.

Stese la mano dall'alto e mi prese,
mi sollevò dalle grandi acque,
mi liberò da nemici potenti,
da coloro che mi odiavano
ed eran più forti di me.
Mi assalirono nel giorno di sventura,
ma il Signore fu mio sostegno;
mi portò al largo,
mi liberò perché mi vuol bene.

Il Signore mi tratta secondo la mia giustizia,
mi ripaga secondo l'innocenza delle mie mani;
perché ho custodito le vie del Signore,
non ho abbandonato empiamente il mio Dio.
I suoi giudizi mi stanno tutti davanti,
non ho respinto da me la sua legge;
ma integro sono stato con lui
e mi sono guardato dalla colpa.
Il Signore mi rende secondo la mia giustizia,
secondo l'innocenza delle mie mani davanti ai suoi occhi.

Con l'uomo buono tu sei buono
con l'uomo integro tu sei integro,
con l'uomo puro tu sei puro,
con il perverso tu sei astuto.
Perché tu salvi il popolo degli umili,
ma abbassi gli occhi dei superbi.
Tu, Signore, sei luce alla mia lampada;
il mio Dio rischiara le mie tenebre.
Con te mi lancerò contro le schiere,
con il mio Dio scavalcherò le mura.

La via di Dio è diritta,
la parola del Signore è provata al fuoco;
egli è scudo per chi in lui si rifugia.
Infatti, chi è Dio, se non il Signore?
O chi è rupe, se non il nostro Dio?
Il Dio che mi ha cinto di vigore
e ha reso integro il mio cammino;
mi ha dato agilità come di cerve,
sulle alture mi ha fatto stare saldo;
ha addestrato le mie mani alla battaglia,
le mie braccia a tender l'arco di bronzo.

Tu mi hai dato il tuo scudo di salvezza,
la tua destra mi ha sostenuto,
la tua bontà mi ha fatto crescere.
Hai spianato la via ai miei passi,
i miei piedi non hanno vacillato.
Ho inseguito i miei nemici e li ho raggiunti,
non sono tornato senza averli annientati.
Li ho colpiti e non si sono rialzati,
sono caduti sotto i miei piedi.
Tu mi hai cinto di forza per la guerra,
hai piegato sotto di me gli avversari.

Dei nemici mi hai mostrato le spalle,
hai disperso quanti mi odiavano.
Hanno gridato e nessuno li ha salvati,
al Signore, ma non ha risposto.
Come polvere al vento li ho dispersi,
calpestati come fango delle strade.
Mi hai scampato dal popolo in rivolta,
mi hai posto a capo delle nazioni.
Un popolo che non conoscevo mi ha servito;
all'udirmi, subito mi obbedivano,
stranieri cercavano il mio favore,
impallidivano uomini stranieri
e uscivano tremanti dai loro nascondigli.

Viva il Signore e benedetta la mia rupe,
sia esaltato il Dio della mia salvezza.
Dio, tu mi accordi la rivincita
e sottometti i popoli al mio giogo,
mi scampi dai nemici furenti,
dei miei avversari mi fai trionfare
e mi liberi dall'uomo violento.

Per questo, Signore, ti loderò tra i popoli
e canterò inni di gioia al tuo nome.
Egli concede al suo re grandi vittorie,
si mostra fedele al suo consacrato,
a Davide e alla sua discendenza per sempre.

(Testo TILC)

18
(17) Canto di un re vittorioso

Per il direttore del coro. Canto di Davide,
servo del Signore. Lo cantò al Signore
quando egli lo liberò da tutti i suoi nemici,
e specialmente da Saul.

Ti amo, Signore, mia forza!
Il Signore è mia salvezza,
mia roccia invincibile,
mio liberatore, mio Dio.
In lui ho un rifugio sicuro,
egli mi difende come uno scudo:
è la forza che mi salva.
Lode al Signore!
Io l'ho invocato
ed egli mi ha salvato dai nemici.
Mi avevano avvolto legami di morte,
fiumi impetuosi mi avevano sommerso.
Mi stringevano legami infernali,
trappole mortali mi aspettavano.

Nell'angoscia ho invocato il Signore,
ho gridato aiuto verso il mio Dio.
Dal suo tempio ha udito la mia voce,
il mio grido è giunto al suo orecchio.

Un terremoto scosse la terra,
tremarono i monti dalle fondamenta,
sussultarono per la collera di Dio.
Fumo usciva dalle sue narici,
dalla sua bocca un fuoco divorante,
un getto di carboni ardenti.
Inclinò il cielo e discese,
una nube scura sotto il suoi piedi.
Portato da un cherubino
volava rapido sulle ali del vento.
S'avvolgeva di un velo di tenebre
tra nere nuvole cariche d'acqua.
Davanti a lui una folgore squarciava le
nubi
con grandine e carboni infuocati.
E il Signore tuonò dal cielo,
l'Altissimo fece udire la sua voce.
Scagliò frecce tutt'intorno,
moltiplicò fulmini ai quattro venti.
Allora apparve il fondo dei mari,
si scoprirono le fondamenta del mondo,
davanti alle tue minacce, Signore,
davanti alla tempesta della tua collera.

Dal cielo stese la mano e m'afferrò,
mi tirò fuori dalle acque profonde;
mi salvò da tremendi nemici,
da avversari più forti di me.
Mi avevano assalito quand'ero già a terra,
ma il Signore mi aiutò e mi sostenne.
Mi liberò e mi condusse in campo aperto,
e mi salvò perché mi vuole bene.

Il Signore ha premiato la mia fedeltà,
ha ricompensato la mia innocenza
davanti a lui.
Perché ho seguito le vie del Signore,
non mi sono allontanato dal mio Dio.
Ho sempre tenuto presenti le sue leggi,
non ho mai ignorato i suoi decreti.
Davanti a lui sono stato irreprensibile,
sempre attento a non peccare.
Il Signore ha premiato la mia fedeltà,
la mia innocenza di fronte a lui.

Con chi è fedele, tu sei fedele
e con l'onesto anche tu sei onesto.
Con chi è puro, tu sei puro,
ma con i malvagi sai essere astuto.
Signore, tu liberi gli oppressi
e schiacci l'orgoglio dei superbi.
Signore, tu dai luce alla mia lampada;
mio Dio, tu rischiari le mie tenebre.
Per questo, Signore,
ti loderò fra le nazioni,
canterò inni alla tua gloria.

Col tuo aiuto respingo un esercito,
con te, mio Dio, scavalco anche le mura.

Perfetto è l'agire di Dio!
La sua parola è degna di fede.
Egli è scudo per chi in lui si rifugia.
Chi è Dio, se non il Signore?
Chi è la roccia, se non il nostro Dio?
È Dio che mi riempie di forza
e fa più sicuro il mio cammino,
mi rende agile come un cervo,
capace di star ritto sui monti.
Addestra le mie mani alla battaglia,
le mie braccia a tendere l'arco più duro.

Signore, mi hai protetto e salvato,
con il tuo braccio mi hai sostenuto:
mi hai esaudito e reso forte.
Mi hai fatto avanzare a grandi passi,
i miei piedi non hanno inciampato.
Ho inseguito i miei nemici, li ho raggiunti,
non sono tornato prima d'averli sconfitti.
Li ho abbattuti e non potranno rialzarsi,
sono caduti sotto i miei piedi.

Mi dai forze per la battaglia,
sotto di me pieghi gli avversari.
Metti in fuga i nemici, mi voltano le spalle,
distruggo quelli che mi odiano.
Gridano aiuto, ma nessuno li salva,
invocano il Signore e lui non risponde.
Li ho ridotti come polvere al vento,
li ho schiacciati come fango dei sentieri.
Mi hai liberato da un popolo in rivolta;
mi hai messo a capo delle nazioni,
popoli nuovi mi sono sottomessi.
A una mia parola, essi ubbidiscono,
gente estranea s'inchina davanti a me.
Gli stranieri si perdono d'animo,
escono tremanti dalle loro fortezze.

Viva il Signore! Benedetto il mio difensore!
A Dio il trionfo, al mio salvatore!
Tu mi hai dato, Dio, la rivincita:
mi hai sottomesso i popoli;
dai miei avversari mi hai salvato,
mi hai fatto trionfare sugli oppressori.
Egli ha dato al re una grande vittoria:
questo è il suo amore
per l'uomo che ha scelto,
per Davide e i suoi discendenti, in eterno.

(Testo CEI2008)

18
Inno di lode e di ringraziamento a Dio

Al maestro del coro. Di Davide, servo del Signore, che rivolse al Signore le parole di questo canto quando il Signore lo liberò dal potere di tutti i suoi nemici e dalla mano di Saul. Disse dunque:

Ti amo, Signore, mia forza,

Signore, mia roccia, mia fortezza, mio liberatore,
mio Dio, mia rupe, in cui mi rifugio;
mio scudo, mia potente salvezza e mio baluardo.

Invoco il Signore, degno di lode,
e sarò salvato dai miei nemici.

Mi circondavano flutti di morte,
mi travolgevano torrenti infernali;

già mi avvolgevano i lacci degli inferi,
già mi stringevano agguati mortali.

Nell'angoscia invocai il Signore,
nell'angoscia gridai al mio Dio:
dal suo tempio ascoltò la mia voce,
a lui, ai suoi orecchi, giunse il mio grido.

La terra tremò e si scosse;
vacillarono le fondamenta dei monti,
si scossero perché egli era adirato.

Dalle sue narici saliva fumo,
dalla sua bocca un fuoco divorante;
da lui sprizzavano carboni ardenti.

Abbassò i cieli e discese,
una nube oscura sotto i suoi piedi.

Cavalcava un cherubino e volava,
si librava sulle ali del vento.

Si avvolgeva di tenebre come di un velo,
di acque oscure e di nubi come di una tenda.

Davanti al suo fulgore passarono le nubi,
con grandine e carboni ardenti.

Il Signore tuonò dal cielo,
l'Altissimo fece udire la sua voce:
grandine e carboni ardenti.

Scagliò saette e li disperse,
fulminò con folgori e li sconfisse.

Allora apparve il fondo del mare,
si scoprirono le fondamenta del mondo,
per la tua minaccia, Signore,
per lo spirare del tuo furore.

Stese la mano dall'alto e mi prese,
mi sollevò dalle grandi acque,

mi liberò da nemici potenti,
da coloro che mi odiavano
ed erano più forti di me.

Mi assalirono nel giorno della mia sventura,
ma il Signore fu il mio sostegno;

mi portò al largo,
mi liberò perché mi vuol bene.

Il Signore mi tratta secondo la mia giustizia,
mi ripaga secondo l'innocenza delle mie mani,

perché ho custodito le vie del Signore,
non ho abbandonato come un empio il mio Dio.

I suoi giudizi mi stanno tutti davanti,
non ho respinto da me la sua legge;

ma integro sono stato con lui
e mi sono guardato dalla colpa.

Il Signore mi ha ripagato secondo la mia giustizia,
secondo l'innocenza delle mie mani davanti ai suoi occhi.

Con l'uomo buono tu sei buono,
con l'uomo integro tu sei integro,

con l'uomo puro tu sei puro
e dal perverso non ti fai ingannare.

Perché tu salvi il popolo dei poveri,
ma abbassi gli occhi dei superbi.

Signore, tu dai luce alla mia lampada;
il mio Dio rischiara le mie tenebre.

Con te mi getterò nella mischia,
con il mio Dio scavalcherò le mura.

La via di Dio è perfetta,
la parola del Signore è purificata nel fuoco;
egli è scudo per chi in lui si rifugia.

Infatti, chi è Dio, se non il Signore?
O chi è roccia, se non il nostro Dio?

Il Dio che mi ha cinto di vigore
e ha reso integro il mio cammino,

mi ha dato agilità come di cerve
e sulle alture mi ha fatto stare saldo,

ha addestrato le mie mani alla battaglia,
le mie braccia a tendere l'arco di bronzo.

Tu mi hai dato il tuo scudo di salvezza,
la tua destra mi ha sostenuto,
mi hai esaudito e mi hai fatto crescere.

Hai spianato la via ai miei passi,
i miei piedi non hanno vacillato.

Ho inseguito i miei nemici e li ho raggiunti,
non sono tornato senza averli annientati.

Li ho colpiti e non si sono rialzati,
sono caduti sotto i miei piedi.

Tu mi hai cinto di forza per la guerra,
hai piegato sotto di me gli avversari.

Dei nemici mi hai mostrato le spalle:
quelli che mi odiavano, li ho distrutti.

Hanno gridato e nessuno li ha salvati,
hanno gridato al Signore, ma non ha risposto.

Come polvere al vento li ho dispersi,
calpestati come fango delle strade.

Mi hai scampato dal popolo in rivolta,
mi hai posto a capo di nazioni.
Un popolo che non conoscevo mi ha servito;

all'udirmi, subito mi obbedivano,
stranieri cercavano il mio favore,

impallidivano uomini stranieri
e uscivano tremanti dai loro nascondigli.

Viva il Signore e benedetta la mia roccia,
sia esaltato il Dio della mia salvezza.

Dio, tu mi accordi la rivincita
e sottometti i popoli al mio giogo,

mi salvi dai nemici furenti,
dei miei avversari mi fai trionfare
e mi liberi dall'uomo violento.

Per questo, Signore, ti loderò tra le genti
e canterò inni al tuo nome.

Egli concede al suo re grandi vittorie,
si mostra fedele al suo consacrato,
a Davide e alla sua discendenza per sempre.

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